One person
Libretto per i visitatori e libretto per i bambini
Edizioni realizzate in occasione della mostra "De l'assemblée à l'imprimante", ISELP, Bruxelles
Pubblicato a novembre 2016
Editori Pauline Hatzigeorgiou & Laurent Courtens
La mostra De l'assemblée à l'imprimante è stata concepita come un'occasione semiclandestina nel programma del centro d'arte ISELP di Bruxelles nell'autunno 2016. Una prima mostra è stata inaugurata nel settembre 2016 (Table of content, una mostra collettiva), e una mostra monografica di Catharina Van Eetvelde seguirà nel dicembre 2016. Nel frattempo, è stata creata una mostra che mescola il mio lavoro con quello degli artisti delle sezioni di settembre e novembre. Come se fosse una personale travestita da mostra collettiva, o forse il contrario. L'opuscolo per il visitatore prodotto dall'ISELP in occasione della mostra (in giallo) viene ristampato così com'è, ma su carta arancione, con una dirompente veste tipografica e una lunga conversazione, trascritta parola per parola, tra me e i due curatori della mostra. Il risultato è una guida per il visitatore che è illeggibile e che allo stesso tempo offre una sovrabbondanza di materiale da leggere.
Su richiesta della curatrice Pauline Hatzigeorgiou, responsabile della mediazione dell'ISELP per i bambini, è stato creato anche un libro di giochi/disegni. Si tratta di un foglio A3 piegato, stampato su 5 carte colorate diverse. Presentata sotto forma di foglio A3 piegato, stampato su 5 carte colorate diverse, l'edizione invita i bambini a disegnare una serie di soggetti, o a cerchiare un dettaglio della composizione fatta di disegni misti sul retro, che rappresenterebbe questo soggetto.
Tra i soggetti da disegnare o segnare: Una barca nel porto di Palermo / Due aeroporti / Un affresco del Quattrocento / Una fuga / L'anello di Bruxelles / Lo smog a Bogotà / Una stanza a Venezia / Trenta navi cargo cariche di rifiuti radioattivi affondate in mare dalla mafia / Un tiglio...
Le projet muet
Magazine Semaines, n°51-12, Edizioni Analogues, Arles, 2012
Editore Thomas Bernardet
La rivista Semaines affida occasionalmente la sua redazione ad artisti. Nel 2012, Thomas Bernardet è stato invitato a progettare un numero. Su suo invito, mi sono unito a lui con un testo che racconta l'esistenza di un artista di Bruxelles nel XXI secolo, di nome Basile, che cammina per le strade della capitale belga ed evoca le decisioni politiche del momento. Questo testo è disturbato da iscrizioni scritte a mano da Bernardet, mentre le sue fotografie sono disposte di fronte al testo.
Estratto dal testo:
"Altre sere lo trovano scoraggiato dalle conseguenze di tentativi falliti. Si chiede se non sia un'illusione perseguire questo lavoro con tanta ostinazione. Si chiede se le cose e gli anni intorno a lui gli scivoleranno tra le dita. E per chi, per cosa? È colpito dall'attività frenetica che trova non appena esce dai confini del suo laboratorio per andare al supermercato all'ora di pranzo, per esempio. I camion passano in tutte le direzioni. Si stanno costruendo nuovi appartamenti al posto di una casa diroccata che è stata abbattuta la settimana scorsa. Una madre cerca di parcheggiare l'auto in uno spazio stretto non lontano dalla scuola dove i suoi figli stanno aspettando."
Once (in the nineties)
NY Tijdschrift voor literatuur, kritiek en amusement, n°10, Gent, 2011
Curatore Robin Vanbesien
Il numero 10 della rivista di letteratura fiamingha NY è dedicata alla tematica degli anni novanta. Dopo l'invito di creare la parte plastica della rivista, proposta è fatta d'inserirci, nel confronto dei diversi testi dei autori, una decina di disegni realizatti nei anni novanta, secondo varie tecniche e fantasie. Un po come per "convocare testimoni dell'epoca" incarnati in questi disegni esprimando stili, talenti, o goffagine plurale. Quando un epoca passata, a guardarla retrospettivamente, sembra spesso tenera, innocenta, nonostante quello che è stata veramente...
Chipka
Libro pubblicato in concomitanza con la mostra Chipka, Netwerk, Aalst
Pubblicato a febbraio 2010
Editore Bram Van Damme
La mostra Chipka, progettata da Bram Van Damme, si concentra sulla città di Aalst, dipingendo un ritratto documentario, politico, sociologico e onirico, metaforico.
Nel libro che accompagna il progetto, viene pubblicata una fotografia che mostra una delle torri della fabbrica, che di giorno e di notte accoglie i visitatori della stazione di Aalst con dense volute di fumo. Più avanti, c'è un testo che racconta la storia di un vagabondaggio per metà reale e per metà immaginario ad Aalst e nei suoi sobborghi, scritto in prima persona. In questo testo incontriamo vari personaggi che ci raccontano il passato e il presente di Aalst. Dove si vaga nel tessuto urbano, raccogliendo osservazioni e aneddoti qua e là, mentre intorno si svolge la cosiddetta vita quotidiana.
Estratto dal testo:
"I minuti passano ed entrambi stiamo lì a contemplare la pioggia che scroscia sulla strada davanti a noi. All'improvviso mi chiede in fiammingo da dove vengo; gli dico che vengo da Bruxelles e ricambio la domanda. Mi dice che viene dal Kuwait (in un primo momento capisco Kiewit, che associo a Hasselt) e che vive e lavora ad Aalst, all'ufficio postale, da vent'anni. Mi dice che ha lasciato il suo Paese perché lì non si trovava bene. Gli chiedo se se ne è andato per motivi politici. Annuisce; dice che ora ha un passaporto belga, che può andare ovunque nel mondo, che accompagna con un ampio gesto della mano."
Récit d'un voyage au Luxembourg
Pubblicato in ottobre 2009, nel contesto del festival Sentiers Rouges
Collaborazione grafica Stéphane De Groef
Récit d'un voyage au Luxembourg nasce in risposta alla richiesta di un lavoro pubblico all’aperto nell'ambito di un festival artistico organizzato nel sud del Lussemburgo. Si tratta di un libro fotografico (non un lavoro fisso, esterno), che concentra immagini scattate nei villaggi del sud del Lussemburgo (Dudelange, Esch-sur-Alzette, Schifflange), ma anche immagini da Anversa, De Panne e Bruxelles in Belgio e Bogotà in Colombia. Il tutto forma una storia silenziosa, che naviga dolcemente da un luogo all'altro. Le immagini sottolineano spesso atmosfere piovose, in sfumature di grigio, e svelano continuum tra zone naturali e aree urbanizzate. Nelle immagini vengono sollevate alcune domande implicite sull'idea di appartenenza a un luogo, sia a livello personale, esistenziale, sia a livello sociologico (il Lussemburgo è un luogo storico di migrazione, legate alle industrie dell'acciaio e del carbone). Si incontra anche nel libro una riproduzione di un testo di Albert Camus, Retour à Tipasa, parlando del suo ritorno in una zona della costa algerina, frequentata durante la sua infanzia.
The sea is calm today
Pubblicato in Dicembre 2008
Edizione De Overslag, Eindhoven
Collaborazione alla grafica Marc Niessen
The sea is calm today è un libro che raccoglie fotografie analogiche colorate scattate durante un viaggio di 6 settimane in Colombia nel 2008. Le passeggiate attraverso le gigantesche città di Bogotà, Cali e Cartagena de Indias sono all'origine delle fotografie. Potremmo identificare due tipi di fotografie che compongono il libro: quelle che mostrano dettagli, con sfondi sfocati, che suggeriscono emozioni interiori, e quelle che mostrano paesaggi urbani più ampi o scene di vita quotidiana nelle strade della città, aprendosi all'alterità, allo stupore dell'alterità.